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Asphalt Rubber Italia certifica il contenuto minimo di materiale riciclato nei bitumi Rubbit® 20 ai sensi della norma UNI ISO 14021:2016

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una crescente presa di coscienza dei cambiamenti climatici in corso ed a politiche volte ad improntare la crescita della nostra civiltà verso uno sviluppo sostenibile. Il mondo delle costruzioni stradali non sfugge a questo trend ed un’auspicabile e celere approvazione dei CAM relativi alle infrastrutture stradali indurrà le Stazioni Appaltanti e le imprese del settore ad un approccio volto a minimizzare il consumo di materie prime naturali, a ridurre le temperature di produzione e stesa dei conglomerati bituminosi, a contenere le emissioni in atmosfera, a privilegiare soluzioni tecniche che prevedano l’ottimizzazione delle emissioni acustiche legate al traffico veicolare ed infine a  prevedere l’ottimizzazione del riutilizzo a fine vita dei materiali utilizzati, il tutto garantendo alte prestazioni meccaniche.

La tecnologia Asphalt Rubber, consistente nella modifica del bitume con polverino di gomma da pneumatico riciclato (PFU) metodo wet, è stata precursore di queste esigenze: nasce negli anni ’60 negli Stati Uniti per rispondere ad una duplice esigenza:

  • Esigenza tecnica: studiare una soluzione per un conglomerato bituminoso elastico ad alte prestazioni atto a resistere alle fessurazioni delle pavimentazioni stradali
  • Esigenza ambientale: trovare una soluzione ai crescenti depositi di pneumatici fuori uso.

Asphalt Rubber Italia srl è il primo produttore di bitume italiano a produrre un bitume modificato con un contenuto minimo di materiale riciclato post-consumer del 18.5%.

Tale risultato è il primo tassello fondamentale della politica di Asphalt Rubber Italia srl  per promuovere pavimentazioni stradali a basso impatto ambientale che soddisfino i requisiti dei futuri CAM per le infrastrutture stradali.

Il ciclo produttivo, dall’approvvigionamento della materia prima al confezionamento ed ai controlli di processo, è stato certificato da Abicert s.a.s. ai sensi della norma CERTIFICATO UNI ISO 14021 2016  (Clicca sul link per scaricare il certificato) per il contenuto minimo di riciclato contenuto nei bitumi Rubbit® 20 e  Rubbit ®20 WM.

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asphalt rubber green new deal

pubblicato su  Rivista “Strade & Autostrade”

http://www.stradeeautostrade.it

 

 

AR e qualità dell’aria – la conferma Svedese

Come per qualunque prodotto bituminoso, l’Asphalt Rubber ha generato preoccupazioni ambientali, legate soprattutto al dubbio che la presenza della gomma nel processo di modifica del legante potesse rendere più nocivo il processo di fabbricazione e applicazione di questi conglomerati rispetto ad altri tipi di conglomerato convenzionale. Diversi studi statunitensi confermano che le emissioni risultanti dal processo costruttivo di pavimentazioni in Asphalt Rubber non sono significativamente diverse, in termini ambientali,  da quella della produzione di conglomerati convenzionali. L’Asphalt Rubber è soltanto uno dei tanti tipi di asfalto. Le particelle di polverino rimangono insolubili all’interno della struttura del bitume e così non diventano volatili. Così gli impianti di produzione di Asphalt Rubber non presentano nessun tipo di emissione pericolosa per la salute.

L’ultimo studio è stato condotto Swedish Road Administration (Amministrazione per la viabilità svedese) dove è stato dimostrato che:

– la gomma non induce un significativo aumento di emissioni di componenti indesiderati;

– la differenza nel tipo di bitume di base e di oli di combustione utilizzati condiziona molto di più l’emissioni che non la gomma;

– il processo dry ha avuto risultati simili a quello wet, il che conferma che la gomma non condiziona l’emissione di gas.

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